Auguri 2019
Per una
corretta lettura consiglio l’ uso delle seguenti indicazioni.
* Le traduzioni
in vernacolo putignanese comportano inevitabilmente delle variazioni e
adattamenti per consentire una interpretazione più consona alle
caratteristiche del testo originale e nel contempo esaltare le
caratteristiche fonetiche tipiche del vernacolo stesso.
* A beneficio
della comunità putignanese è la prossima pubblicazione di un mio saggio
che ho affidato in esclusiva al quindicinale il giornale diretto
da C. Loliva.
* Si precisa
che sono in corso nuovi aggiornamenti personali e di quanti intendono
liberamente concorrere inviando suggerimenti e/o correzioni a/m servizio
postale o posta elettronica a info@studioagan.it
Le opere in vernacolo saranno parte integrante di una Raccolta di
prossima pubblicazione e come tale saranno soggette al diritto di
copyright.
Grazie per la cortese attenzione.
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PRECISAZIONI
Per una
corretta e per quanto più possibile ed esaustiva interpretazione del
vernacolo putignanese mi sono avvalso, per la scrittura, di alcuni
fondamentali accorgimenti per rendere coerente e logica la scrittura con la
pronuncia ed in sintonia con la fonetica. Si precisa che correntemente le
parole in vernacolo sono tradizionalmente pronunciate con un evidente
prolungamento della vocale dell’ultima sillaba, ed in modo marcato da
persone anziane. Ciò determina un particolare ritmo e singolare musicalità.
Le lettere -
a, e, i, o, u - dell’ultima sillaba
si pronunciano con suono prolungato e per questo motivo sono scritte con la
dieresi.
Ovvero ä , ë , ï , ö , ü vanno lette con suono prolungato o
doppio.
es.:
la nave: a
näv→ a naav; il
fuso: u fös " u foos; il
vino: u mmïr " u mmiir.
La
lettera ε " non si pronuncia. E’ usata tra due
consonanti per scandirle meglio, oppure è introdotta per evitare il
raggruppamento di troppe consonanti. Può seguire una singola consonante
conferendo così un po’ di eleganza alla scrittura.
La lettera ə " suono onomatopeico gutturale [œ] e finale di petto.
(come in inglese il finale di paper ; never).
es.:
io " eiə " si pronuncia insieme : e + i + il suono
gutturale (oe).
mio " meiə " m + e + i + il suono gutturale (oe).
Altri
accorgimenti sono oggetto continuo di studio e di perfezionamento con
aggiunte di nuove definizioni. Il lettore può notarlo leggendo attentamente
le opere tradotte e i relativi aggiornamenti.
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